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domenica 16 marzo 2014

Sul lettino di Sigismondo

SCRITTO DA: PAOLO ALBERTIN - RITA MAURIZI - MASSIMO FERRARIS

"Mi parli del suo matrimonio."
"Ah, guardi dottore, non so neanche da dove iniziare. Dovrei forse iniziare dal fidanzamento per farle capire come certe cose sono venute fuori dopo, a cerimonia finita da un pezzo. Lei forse sorride, io non la vedo là dietro, ma è comprensibile, lei penserà: "Di questi tempi c'è ancora chi si fidanza ufficialmente?". Ebbene sì, vede, io vengo da una famiglia tradizionalista, mio pade è il primario di ortopedia dell'ospedale di T. e mia madre è fabbriciere della parrocchia di S.Eustachio, direttrice della Croce Rossa, Gran Elemosiniera..."
"Prego, non divaghi, restiamo sul tema."
"Scusi, volevo solo darle un quadro d'insieme della mia famiglia, perchè, insomma, sono cresciuta dentro a valori tradizionali importanti per noi. E quindi, quando ho conosciuto Gualtiero, era normale presentarlo ai miei. Andavamo ai meeting di Rimini coi miei fratelli; tutte le estati a fare i ritiri spirituali da suor Sofonisba in quel convento semidiroccato che, accipicchia, quando veniva notte era freddo, ma freddo, anche se stavamo in agosto..."
"Per quanto tempo siete stati fidanzati?"
"Calcolando l'università, l'anno di volontariato in Brasile... che Gualtiero poi è tornato con un'infezione venerea fastidiossima; del resto se vivi nelle favelas assieme ai poveri è facile prendersi qualcosa, chissà in che condizioni sono quei bagni. Comunque, sono stati sette anni."
"Com'era la vostra vita sesuale?"
"La nostra vita sess... cosa?"
-Insomma, il rapporto di coppia, l'intimità...-
-Ah, intende se ci baciavamo. Si, rigorosamente sulla guancia al momento dell'incontro, che veniva scandito da rituali ben precisi dettati da Abelardo, mio fratello maggiore-.
-Mi spieghi meglio-.
-Quando Gualtiero desiderava incontrarmi, doveva chiedere in maniera ufficiale l'incontro a mio padre, o in sua mancanza alla mamma, che poi provvedevano a trasmetterlo ad Abelardo. In base ai miei impegni, danza, recitazione, corsa campestre, meditazione in assenza di pensiero, studio della lingua berbera siwi, combinava l'incontro al quale, a turno, presenziavano i miei fratelli. Era una cosa elettrizzante!-
-Immagino...-
-Pensi che una volta è persino riuscito a tenermi una mano e a sfiorarmi l'orecchio con un bacio. Io mi sono irrigidita per tanta veemenza, e lui s è subito scusato dicendomi di aver azzardato troppo-.
-Continui, la prego...-
-Il primo viaggio che feci con Gualtiero fu organizzato nei minimi particolari. Andammo al meeting di Rimini insieme ad un gruppo di focolarini molto simpatici. Gualtiero era entusiasta della cosa, di incontrare altri come noi, che vivono nella fede del cristianesimo. Infatti tutte le sere spariva e rientrava a notte inoltrata per via degli incontri di preghiera a cui partecipava con il gruppo "le figlie di Maria", formato da pie ragazze dell'est. Era talmente preso dalla cosa che in quei giorni non aveva bisogno nemmeno di baciarmi sulla guancia. Lo vedevo felice ed appagato-.
" Vediamo se ho capito bene, durante il fidanzamento non avete avuto rapporti intimi , ma ne parlavate fra voi ? Insomma Gualtiero non le ha fatto mai pressioni o dimostrato impazienza , desiderio..."
" No , non sia mai una cosa del genere , lei scherza ! Prima del matrimonio non si può e non si deve, lo sanno tutti questo , bè quasi tutti ....sa intendo quelle sguaiate con tutta la carne a vista , anche Gualtiero me lo ripeteva spesso!"
" Cosa scusi , si spieghi meglio, la storia diventa molto , molto interessante"
" Per farle capire , devo raccontare di quel giorno che andammo da Don Santo, sa il nostro parroco . Preparò l'incontro sempre Abelardo , dovevamo parlare con lui per esporre i nostri propositi per il matrimonio e dimostrare di essere sicuri dei nostri puri sentimenti"
" Bene di questo incontro me ne parlerà in seguito adesso torni al fatto"
" Semplice quando uscimmo dalla parrocchia ci avviammo verso l'auto di mio fratello e ...Dio che orrore ! Non posso ripensarci! ....Appoggiati su un muretto c'erano un uomo e una donna intrecciati , appiccicati e lei aveva solo un pezzetto di stoffa .....e le gambe tutte fuori e Gualtiero guardandola attentamente esclamò che schifo! e mi coprì gli occhi con la sua mano "
" Spesso dunque le dimostrava il suo ribrezzo verso queste come dice lei sguaiate?"
"Certo lui le osservava bene e poi mi spiegava quello che non avrei mai dovuto fare . Ma non c'era alcun bisogno , io l'ho sempre saputo !"
“E dopo il matrimonio la cosa è continuata? Il sesso, intendo”.
“Gualtiero è sempre stato un gentiluomo, non ha mai forzato la mano. Sapevo di dover cedere alla passione una volta messo l'anello al dito, ma lui mi disse che l'avremmo fatto solo quando me la sentivo. Per purificare i pensieri impuri, ogni fine settimana partiva per il convento di Sant'Antonio al Monte, per due giorni di preghiera e mortificazione della carne. Quando tornava era un uomo nuovo e mi trattava come una regina-.
“Capisco. Immagino che le... chiamiamole sedute di espiazioni le pagasse lei”.
“Certamente, la mia è una famiglia ricchissima e non ha problemi di soldi. Gualtiero si dedicava solo a me, non poteva rischiare di abbandonarmi lavorando. I soldi non sono mai stati un problema e mi sembrava inutile vederlo andare a faticare per uno stipendio che non sarebbe servito a nulla”.
“Lei non è mai stata in convento con lui?”
“Vuole scherzare! Una donna in mezzo a tanti frati. Sa cosa si dice in giro riguardo a quei tipi...”
“Torniamo a Don Santo. Gli incontri prematrimoniali di solito servono a far comprendere il significato del vincolo sacro e di come due persone diventino un corpo solo. Vi siete aperti con il parroco?”
“Don Santo è stato meraviglioso e ci ha fatto capire tante cose, prima delle quali che l'amore carnale trascende da quello spirituale...”
“Cosa che Gualtiero ha colto al volo”.
“Che intende, scusi?”
"Niente, ci torneremo dopo, intendo che forse era ancora più motivato ad amarla, sublimando certi istinti carnali che inevitabilmente si presentano durante la vita di coppia."
"E' proprio quello che ha detto! Oddio, adesso che ci penso forse avrei dovuto rassicurarlo, si sa, l'uomo è un po' una bestia e ha le sue esigenze, me lo dice sempre mia mamma che, comunque, per non sbagliare con mio padre, ha sempre seguito la regola: "Non lo fo per piacer mio, ma per dar dei figli a Dio"; un segno di croce prima, a scanso di equivoci; ed uno dopo, a grazia ricevuta.
"E suo padre, ha accettato di buon grado?"
"Ovviamente, bisogna anche dire che è un uomo molto impegnato, pensi che, da molti anni, passa i fine settimana ad aggiornarsi in convegni medici, l'ultimo proprio alle Maldive: è un uomo che ha profonda cura dei suoi pazienti."
"Torniamo a voi. Quindi i mesi di preparazione al matrimonio sono stati importanti, ma la forzata astinenza non ha fatto emergere quello che è successo dopo."
"Perché forzata, eravamo pienamente consapevoli della nostra condotta; certo, nei momenti difficili, perché capitavano, cosa crede, ci aiutavamo con la preghiera."
"Mi parli di questi momenti difficili."
" Ecco , io un po' me ne vergogno , il diavolo mi ha preso di mira qualche volta . Mi ha tentato , ma sono stata brava e anche Gualtiero sa ! ecco in alcune occasioni , per esempio quando andammo al cinema , tanto tempo fa , era un film che davano all'oratorio della nostra parrocchia "
"Quale era il titolo , si ricorda?"
"Si , ma preferisco scriverlo poi capirà da solo"
" Ah , Uccelli di rovo, però questo Don Santo eh? "
" No , non mi tocchi Don Santo, di nome e di fatto! Ci spiegò che dovevamo imparare a riconoscere le sembianze del diavolo "
" E sotto quali spoglie si sarebbe celato?"
"Ma la donna ovviamente , dottore lei ha studiato ! Ecco per farla breve , eravamo seduti vicini e mio fratello non venne con noi perché fu preso da febbre, che gli mandò Satana sicuro e così vedendo alcune scene , la sala buia, insomma appoggiai una mano su una gamba di Gualtiero "
" E lui cosa fece?"
" Me la strinse forte , provai un'emozione , un tumulto che non so dirle bene e allora avvicinò la sua bocca al mio orecchio mi diede un bacio e poi mi sussurrò che si sarebbe spostato per non cedere "
" E dove andò a sedersi?"
"Purtroppo l'unico posto libero che fosse abbastanza lontano da me fu quello vicino la Pina "
"La Pina?"
"Si, la confidente di Gualtiero. Rimase talmente turbato che si fece accompagnare in bagno da lei, probabilmente per bagnarsi il viso e ritrovare la calma interiore".
"E questa Pina compare spesso nella vostra storia?"
"E' stata la testimone di nozze di Gualtiero, una ragazza tanto a modo e all'antica. Pensi che durante il pranzo di nozze mio marito si sporcò inavvertitamente i pantaloni con la torta, proprio li, dove non batte il sole... beh, subito si è offerta di ripulirlo e l'ha accompagnato in bagno. Quando è uscita era rossa in viso, e allora le ho domandato perchè. Poverina, si era tanto vergognata di pulire quel punto che aveva fatto tutto il lavoro con la testa girata dall'altra parte. In quel modo, sa, le arterie pompano male il sangue".
"Insomma, per Gualtiero e la Pina il bagno è una sorta di confessionale. Lei non ha mai assistito a questo scambio di confidenze, magari per caso?"
"Non sono così indiscreta! Ma ne ho voluto parlare con Don Santo e con la somma bontà che lo contraddistingue mi ha proposto di confessarmi anche io come facevano loro due. Mi sono trovata nel bagno della sacrestia, con Don Salvo ispirato e rosso in viso. Mi ha chiesto di poggiare le mie mani sulle sue gambe e le ha strette, come solo un buon pastore sa fare. Poi le ha trascinate verso l'alto, preso da ispirazione divina. Purtroppo due colpi alla porta ci hanno interrotto: era la perpetua".
"E dopo quella volta ha avuto altri incontri... vis a vis con Don Santo?"
"Io no, ma la Pina parecchie volte, beata donna".
" Mi dica per pura curiosità ma questa Pina è sposata , impegnata insomma?"
"O no poverina , beata e sola . Lei così timida e ingenua si è fatta prendere per i fondelli da tutti gli uomini del paese! Tutti che andavano a trovarla a casa per conoscere la madre che vive ancora con lei , e poi nessuno le ha mai chiesto la mano! Mi fa un po' pena !"
"Certo capisco essere presa per .......non è una vita facile ! E Gualtiero è mai andato a trovarla!"
"Si , assolutamente ,ogni Giovedì sera passa da lei per visitare Liliana , la madre di Pina ,anche lei per via del suo lavoro ne ha preso di freddo!"
" Cioè?"
" Si sceglieva un posto e lì aspettava che qualcuno le comprasse una pagnotta di pane e stava ore ed ore sulla strada , qualche volta anche mio fratello le ha lasciato qualche spicciolo"
" Ma lei ha un'amica con la quale si confida , parla del suo matrimonio?"
" Un'amica proprio non direi è una lontana cugina di Gualtiero , la conosco bene , viene spesso a casa nostra , la signorina Silvana "
"Dunque una confidente esiste... spero che non parliate in bagno..."
"Oh no, ci incontriamo a casa mia, come le ho detto. Ho cominciato a frequentarla da quando Gualtiero ha accusato dolori ad una spalla e lei, fisioterapista, si è offerta di massaggiarlo. Poverino, soffre così tanto quando, in camera, si chiude con lei per la seduta. Li sento gemere, lui per il dolore e lei per lo sforzo. Ma ogni volta il sollievo è grande e Gualtiero per qualche giorno sta meglio. Dopo prendiamo il the e con lei riesco a liberarmi. E' tanto cara, proprio una santa e tanto attaccata al lavoro. Pensi che in casa ha le pareti di camera sua tappezzate di uomini a torso nudo; le servono per studiare la muscolatura umana".
"Uhm... torniamo ai vostri incontri. Di cosa parlate?"
"Un po' di tutto, ma ultimamente ho voglia di cambiare vita e le ho chiesto di insegnarmi a massaggiare Gualtiero. Lo so che lo strofinare la pelle può portare a qualcosa di più... mi capisca... ma sento che il nostro rapporto ha bisogno di un cambiamento".
"Beh, questo è davvero notevole. E le prove su chi le farebbe? Su Silvana?"
"Oh no, mi ha invitata per il prossimo fine settimana, quando Gualtiero si ritirerà in convento, ad assistere ad un massaggio dal vivo. Lei riceve solo in casa, per non aver spese di gestione, poi si trova più a suo agio e non ha problemi di orario".
"Sono sicuro che sarà un'esperienza "formativa". Le sarà certamente utile".
"Gualtiero non sa nulla. Silvana mi ha detto di non dirlo; sarà una sorpresa per il io maritino, per il quale provo tanto affetto...".
"Bentornata, sono state quattro settimane di pausa, ma la rivedo con piacere. Ci eravamo lasciati su quel fine settimana con la sua amica Silvana, la fisioterapista. E' andato tutto bene?"
"Oh dottore, non so come dirlo, non trovo le parole presa come sono da due fuochi."
"Mi racconti tutto dall'inizio."
"Dunque, mi sono presentata a casa sua il sabato pomeriggio. Abbiamo chiacchierato per un po', Silvana mi ha offerto del tè aromatizzato che non avevo mai bevuto prima, non male, dal retrogusto erbaceo; ho anche assaggiato un fetta di torta dallo stesso sapore, pensavo fossero prodotti aryuvedici. E quindi mi ha fatto spogliare, non integralmente eh, e sdraiare su un letto rotondo, pensi che stranezza. Ha cominciato a massaggiarmi piano partendo dalle spalle per finire più giù."
"Più giù dove, scusi?"
"Ma sulle natiche, ovvio, e poi su per la schiena, e poi giù verso il sedere, e via così. Io mi sentivo sempre più rilassata, ma che dico rilassata, devo ammettere che era come stare vicino ad un caminetto, nuda sopra una pelliccia d'orso."
"Però, che bella immagine, l'ha mai praticata?"
"Ma no, si fa per dire. Comunque ad un certo punto la stanza ha cominciato a girare attorno a me. Silvana mi si è seduta dietro le spalle, ero appoggiata sul suo petto, ed ha comiciato a massaggiarmi i seni, ed io mi sentivo bene, e pensavo, guardi quanto ero scema: "Ma Gualtiero i seni non li ha, come faccio a farglielo?"
"Continui, la prego..."
"Dopo qualche minuto di massaggio mi sentivo in pace con me stessa; un cocktail di sensazioni strane e mai provate prima. Silvana era accaldata e mi ha chiesto se era un problema se anche lei si metteva in libertà. Certo che no, le ho risposto, mentre prendeva da uno scaffale un barattolo. Dentro c'era una crema corporea dall'aroma inconfondibile a base di erbe, se non sbaglio Olio di Argan e Burro di Karité?. Mi ha detto di rilassarmi e ha iniziato a cospargermi il corpo, sino a quando non ho toccato il paradiso con un dito-.
-Avete fatto sesso, quindi?-
-Sesso! Con una donna! Ma per chi mi ha preso! Mi stava insegnando le tecniche di massaggio che poi avrei usato con Gualtiero. Ma mi lasci continuare. Tutte quelle foto di uomini dal torace nudo e muscoloso che all'inizio mi avevano turbato, divennero la mappa di studio per il passo successivo. Silvana aveva pensato a tutto pur di dimostrarsi una brava insegnante. E poi io avevo bisogno di un corso accelerato, Gualtiero sarebbe tornato due giorni dopo. Si presentò alla porta Libero, un ragazzo di venticinque anni dal fisico scolpito. Silvana lo fece sdraiare sul letto, addosso aveva solo gli slip, e noi due eravamo in accappatoio. Accese un fornello con delle erbe aromatiche che subito mi resero felice e rilassata. Mi fece odorare più volte quella delizia, sino a quando i miei ricordi si fanno frammentari. Ho sprazzi di immagini mie e di Silvana intente a massaggiare Libero, altre con me sdraiata sul letto con Libero a cavalcioni, sicuramente anche lui a lezione da Silvana-.
"E tutta questa teoria l'ha poi messa in pratica con Gualtiero?"
"Beh, veramente, io lo vorrei, ma non so come la prenderebbe mio marito."
"Magari la prenderebbe bene, avere una moglie sottomessa alle sue voglie..."
"Beh, un po sotto.. e un po' sopra, lei che ne dice?"
"Dico che lei ha un gran bel coraggio ad esprimersi così."
"Ma come? Le sembro sfacciata?"
"Mi sembra sfacciata e pure zoccola!"
"Zoccola a me, che sono l'ingenuità in persona.."
"No, lei è più zoccola di una zoccola professionale, si vede che ha voglia di cazzo. Me lo dica!"
"No, me ne vado, me ne vado!"
"Ma quale me ne vado, venga qui, che è già tutta bagnata; guardi, guardi qua!"
"Dottore, ma lei ha un fallo sesquipedale!"
"Non so cosa vuol dire, ma lo prendo come un complimento, dai vieni qua, ciuccialo!"
"No, non voglio; la gonna no! la gonna no!"
"Eccoti, ah quanto sei calda, muoviti piano, dai, che sennò mi fai venire subito..."
"Dai Gualtiero, dai, spingi, dai dai dai..."
"Ti amo, ti sfondo ti... non so più nienteeeee! Oddio!"
Un minuto e quarantasei secondi più tardi:
"Ti è piaciuto? Non avevamo mai provato sul lettino."
"L'hai nominato invano, lo sai che non voglio che bestemmi."
"Ah, allora è un vizio, ma non ti lasci andare mai?"

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